01
Apr

Solanum amygdaloides

Domanda: E’ una pianta rampicante, molto vigorosa, ogni fiore che cade produce una nuova piantina. Scusandomi per il disturbo la ringrazio per il disturbo arrecato.

Postata da: gipsy
Risposta di: Dott. Ugo Laneri

E’ un piacere per me essere interpellato ed occasione per approfondire alcuni argomenti. La pianta ritratta è Solanum amygdaloides, della fam. Solanaceae. Quest’ampia famiglia, con molte specie erbacee, diverse arbustive, alcune “rampicanti”e poche arboree, comprende circa 2000 specie ed ha un’enorme importanza economica: ad essa appartengono diversi ortaggi (e spezie), come Patata (Solanum tuberosum), Melanzana (Solanum melongena), Pomodoro (Lycopersicum esculentum = Solanum lycopersicum), Peperone e Peperoncino (Capsicum annuum ed altre specie di Capsicum), piante industriali come il Tabacco (Nicotiana tabacum e specie affini), e una minoranza di specie ornamentali. La Patata dal 1600 era diventata la base alimentare di intere popolazioni in Irlanda (e altrove); quando tra il 1845 e 1849 un micidiale fungo (la Peronospora della patata, Phytophthora infestans) ha distrutto tale prodotto, vi sono state terribili carestie che hanno portato alta mortalità e grandi emigrazioni soprattutto verso l’America. Le Solanaceae sono diffuse in tutti i continenti, ma le specie suddette sono tutte americane, meno la Melanzana che è originaria probabilmente dell’India. Alcune specie, presenti anche in Italia, hanno avuto soprattutto in passato importanza farmaceutica o cosmetica o “magica”, contenendo alcaloidi nei frutti (o nelle foglie o tuberi): ad esempio i velenosi Belladonna (Atropa belladonna), Mandragola (Mandragora officinarum e M. autumnalis), Giusquiamo (Hyoscyamus niger e altre specie), Dulcamara (Solanum dulcamara), Stramonio (Datura stramonium) ecc. E’ da notare che il diffuso alcaloide solanina (amaro e tossico) è spesso presente nelle parti verdi (anche frutti immaturi) e nelle “bucce” e che è solubile in acqua; ma in alcune specie ci sono anche altri alcaloidi. Nicotiana glauca (il Tabacco bianco) si è spontaneizzata nelle zone più miti dell’Italia, insieme a Solandra maxima (ad es. nella Costiera amalfitana). Tra le Solanacee “curiose” vi è l’Albero del pomodoro (Solanum betaceum = Cyphomandra betacea) a frutti commestibili; l’ euro-asiatico Alchechengio (Physalis alkekengi) con il calice membranoso che si sviluppa come un lampioncino e il simile P. peruviana (“Uciuva”), entrambi a frutti commestibili. Notevole è il Cestrum purpureum, sarmentoso; a tale genere ornamentale appartiene il cosiddetto “night jasmine” (“Gelsomino” notturno, C. nocturnum), adatto per i giardini costieri, dai fiori poco appariscenti, ma che nelle notti di tarda estate diffondono un profumo inebriante. Diffusissima come pianta da vaso è la Petunia e le sue selezioni dette Surfinie. Nei giardini caldi è abbastanza frequente la bella Brugmansia di origine Sud americana (B. suaveolens e simili, nota come Tromba d’angelo o Tromba del diavolo o Tromba dei morti) con i suoi grandi fiori a tromba, molto profumati, impropriamente nota come Datura. Nei giardini riparati si potrebbero coltivare due arbusti dai fiori cangianti : Brunfelsia pauciflora (= B. calycina), i cui fiori virano dal viola al bianco prima di cadere, e Streptosolen jamesonii, i cui fiori quando sbocciano sono gialli, per diventare poi rosso-arancione (perciò una specie per i tifosi romanisti); le piante quindi appaiono con fiori di due colori. Il genere Solanum da solo comprende circa 1400 specie, diffuse soprattutto nelle regioni tropicali e subtropicali, in particolare nel Sud America; da noi è infestante l’annuale Erba morella (Solanum nigrum), e qualche avventizia (esotica naturalizzata) come S. bonariense, S. elaeagnifolium, S. sodomaeum. Oltre alla Patata e al Pomodoro, esistono anche altri Solanum che producono frutti consumati localmente nelle zone d’origine (ad es. S. muricatum). Tra i Solanum perenni ornamentali, S. laxum, più noto come S. jasminoides, rampicante a crescita limitata (con varietà compatte), coltivabile anche in vaso, è il più diffuso in virtù della sua discreta rusticità, floribundità e facilità di coltura. Più rustico ancora è S. crispum, abbastanza rustici sono gli arbustivi S. aviculare e S. laciniatum, leggermente più delicati S. capicastrum, S. pseudocapsicum e S. rantonnetii, mentre ancora più delicati sono i sarmentosi-rampicanti S. seaforthianum e S. wendlandii. S. amygdaloides, sarmentoso-rampicante deciduo o sempreverde, è originario degli altopiani del Messico e da noi è decisamente rustico; talvolta è chiamato Solano rampicante. Le foglie sono alterne ed il fusto quadrangolare. I fiori, in corimbi appariscenti, sbocciano da giugno ad ottobre, sono larghi 3-4 cm e di colore viola in primavera, tendenti all’azzurro in estate, al lilla in autunno. Molto vigoroso, può arrivare facilmente a 4-5 m; pollonifero, nelle zone marine si riproduce spontaneamente e talvolta risulta invadente. Necessita di un terriccio drenato, annaffiature e concimazioni regolari, con un concime ricco di potassio, per fiorire profusamente. Può essere coltivato in un vaso capiente. Esposizione al sole, o mezzo sole nelle zone più calde. Negli inverni più rigidi la parte aerea può gelare, ma generalmente le radici germogliano nuovamente. Potare e concimare (possibilmente con concime organico) a fine inverno; mondare sempre il seccume. La propagazione per talea in primavera-estate è facile. Può essere attaccato da afidi, che si combattono facilmente, come già detto parlando della Ruellia. 

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