Domanda: Carissimo Ugo, ti allego la foto di due phalenopsis. Sono di una mia collega di ufficio che ha notato che la più piccola (fiore in basso) quest’anno ha cambiato colore (l’anno scorso era di colore bianco) a causa della vicinanza con l’altra di colore viola. La tua esperienza conferma la sua ferma convinzione e la possibilità di un tale evento? Un caro saluto e un grazie di cuore con la promessa di venirvi a trovare presto. Vincenzo Di Renzo
Postata da: VINCENZO DI RENZO
Risposta di: Dott. Ugo Laneri
Caro Vincenzo (non vedo qui le foto, che ho ricevuto privatamente, ma non svelano nulla), se fosse vero che da una pianta che produce fiori bianchi (che restano bianchi fino all’appassimento), per vicinanza con un’altra a fiori colorati, si sviluppino fiori colorati, bisognerebbe farci una pubblicazione rivoluzionaria. Mi sono occupato un po’ del viraggio del colore nei fiori come conseguenza dell’impollinazione. Tale fenomeno è osservabile in numerose specie come Brunfelsia calycina (B. pauciflora), Quisqualis indica, Hibiscus mutabilis, Rosa x odorata mutabilis, Lantana camara, Cymbidium sp. ecc. Il fiore di queste specie quando sboccia è di un colore (spesso bianco, secondo le specie), poi dopo l’impollinazione vira più o meno vistosamente verso un altro colore (spesso rosso). Qui siamo di fronte ad un fenomeno diverso. La possibilità che una pianta che fa sempre fiori di un certo colore improvvisamente ne produca uno o più di un altro colore è dovuta ad una mutazione. Ma non è stato mai osservato in natura, che io sappia, che una pianta che produce fiori bianchi possa produrre per mutazione fiori colorati; l’inverso invece sì. La comparsa di fiori colorati da una pianta che produceva fiori bianchi potrebbe essere spiegata con una situazione chimerica molto improbabile; il fenomeno non si può spiegare in due parole, posso tentare, semplificando: nella pianta erano già presenti delle cellule che nel proprio patrimonio genetico avevano i geni per produrre il colore e queste cellule ad un certo punto hanno formato questo fiore colorato. Attraverso la mutagenesi artificiale hanno ottenuto da garofani colorati dei garofani bianchi, che ad un certo punto poi hanno prodotto nuovamente fiori colorati (i garofani bianchi qui erano chimerici e la spiegazione sarebbe lunga). In alcune Orchidee, tramite incroci tra specie di Cattleya a fiori colorati, la cui progenie era ancora a fiori colorati, si sono ottenute (da seme) piante che producono tutte fiori bianchi, ma da queste per mutazione o ulteriore incrocio, si possono ottenere fiori colorati. Non mi pare che in Phalaenopsis la situazione sia questa, non mi risulta. Nel nostro caso si tratterebbe di un fenomeno eccezionale di ingegneria genetica, che un indiano, anni fa riteneva possibile, ma non è mai stato dimostrato, anzi viene ritenuto impossibile. Cioè il trasporto ed inserzione nel DNA di una pianta, di DNA da un’altra, senza passare per la riproduzione sessuale. Intanto ci vorrebbe un vettore che trasporti questo DNA: un afide? Questo fenomeno di ingegneria genetica naturale però è stato ipotizzato sia avvenuto nel corso dell’evoluzione. Più volte si è sentita l’affermazione che la semplice vicinanza di una pianta possa modificare geneticamente la pianta vicina: questo non ha spiegazioni e direi che è impossibile.